Immaginiamo di entrare in un locale commerciale (supermercato, caseificio, ristorante, centro commerciale, ecc.) e di venire continuamente punzecchiati da questi insetti fino a dover uscire al più presto per far terminare il calvario, sicuramente non sarà un'esperienza d'acquisto positiva...
Tornereste mai a fare acquisti in quell'attività? O a mangiare in quel ristorante? O a fare spesa in quel supermercato?

Le zanzare appartengono all'ordine dei Ditteri (ordine che comprende anche le mosche), pertanto possiedono 2 paia di ali (di cui due trasformate in bilancieri, utili a mantenere la stabilità in volo), 3 paia di zampe ed un corpo formato da capo, torace e addome. Sono insetti della famiglia dei culicidae che vanta 3.540 specie in tutto il mondo.

Una caratteristica di questa famiglia è la diversità dell'apparato boccale tra maschio e femmina, la femmina ha un apparato boccale di tipo pungente-succhiante che gli permette, all'occorrenza, di succhiare il sangue delle vittime, per questa ragione sono detti anche insetti ematofogi. I maschi invece hanno un apparato boccale di tipo succhiante o lambente mediante il quale possono nutrirsi solo di liquidi e succhi zuccherini. In realtà entrambi, maschi e femmine, sono glicifagi, cioè si nutrono di nettare e altri liquidi zuccherini come fonte primaria di alimentazione, ma le femmine hanno bisogno anche del sangue per  ricavarne le proteine necessarie allo sviluppo delle uova ed al completamento del ciclo di riproduzione.

Ciclo Vitale
Le uova vengono deposte in prossimità di ristagni d’acqua, vasche ornamentali e contenitori vari;nel momento in cui le uova vengono sommerse dall’acqua si schiudono e nascono le larve. Queste ultime attraversano 4 stadi (4 cambi di muta) dopo i quali si sviluppano in pupe e, successivamente, in zanzare adulte.

Le larve restano “appese" a testa in giù al di sotto del pelo dell'acqua e respirano grazie al sifone respiratorio, si cibano di sostanze organiche presenti nell'acqua in cui vivono. Anche le pupe rimangono appena sotto la superficie dell'acqua, ma esse non hanno bisogno di nutrirsi. Entrambi gli stadi sono in grado di fuggire verso il basso in caso di pericolo.
Al momento della schiusa, l'adulto fuoriesce dall'acqua, entro cui rimane invece l'esuvia risultante dalla pupa.
L'intero ciclo, dalla deposizione delle uova fino allo sviluppo dell’adulto dura mediamente 15-20 giorni. La vita da adulto è molto variabile e dipende dalle condizioni climatiche, per i maschi si va dai 10 ai 20 giorni, mentre le femmine possono vivere dai 15  fino a 120 giorni (in caso di condizioni ambientali molto favorevoli e temperature miti/calde).

 

Di seguito analizziamo le due specie più diffuse sul territorio Italiano:

Zanzara Tigre ( Aedes albopictus)

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Originaria dell'Asia sud-orientale è stata importata in occidente molto probabilmente attraverso il commercio di pneumatici usati, all'interno dei quali evidentemente ha ritrovato un ambiente idoneo alla propria diffusione (riparo, calore e ristagni d'acqua). L'Aedes albopictus, è notoriamente annoverata gli insetti più fastidiosi e aggressivi al mondo.

Viene comunemente chiamata zanzara tigre per il suo corpo attraversato da strisce bianche e nere che ricordano le striature delle tigri, ma anche per la notevole aggressività, infatti a differenza della zanzara comune è attiva durante tutto il giorno e punge sia uomini che animali.

Morfologia
Un esemplare adulto può misurare dai 4 agli 8 mm di lunghezza, sul tutto il corpo il colore dominante è il nero, attraversato dalle caratteristiche striature bianche.

Le uova misurano circa 0,5 mm sono di forma ellittica ed appena deposte presentano una colorazione bianca, che successivamente inscurisce fino a diventare nera.

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Abitudini
Attive durante tutto il giorno, come sopra descritto solo le femmine delle zanzare “pungono”. La femmina di zanzara tigre si caratterizza per la sua insistenza negli attacchi ai mammiferi come l'uomo, quando è inattiva rimane al riparo, preferendo ambienti freschi, all'ombra e con molta vegetazione (giardini, piante, arbusti ecc.), pronta ad attaccare.
Tende a volare ad altezze ridotte, spesso inferiori a un metro, pertanto l'attacco alle persone adulte è più frequentemente concentrato sugli arti inferiori, inoltre gli indumenti di colore scuro rappresentano uno stimolo attrattivo importante che può spingere la Z. Tigre a pungere;
In genere si spostano in un raggio di qualche centinaio di metri dal focolaio di sviluppo preimmaginale (ovvero quei luoghi che favoriscono lo sviluppo del ciclo biologico delle nanzare: ristagni d'acqua, laghetti, vasi, ecc.), anche se il vento può giocare un ruolo importante nella sua dispersione, che comunque non è mai superiore a un chilometro.

La chiave della sua rapida diffusione risiede nella capacità di svolgere il ciclo pre-immaginale ( Stadio di sviluppo che precede la forma adulta) in ristagni d'acqua (focolai) molto contenuti, che unita allo sfruttamento della diapausa invernale (periodo di stasi dello sviluppo embrionale, che permette alle uova di resistere ai periodi freddi) e alla particolare resistenza delle uova al disseccamento, rende questo parassita molto resistente e difficile da debellare.

 

Rischi e danni
La zanzara tigre spesso ci rovina gran parte delle attività piacevoli della bella stagione, fino a costringere i soggetti più colpiti a rinunciare ad attività come passeggiate, pasti all’aperto, o semplicemente godersi il proprio giardino.

Pensate a quanto può essere accogliente un'attività commerciale che ospita nei suoi locali questo insetto, sicuramente per i clienti non sarà un'esperienza d'acquisto piacevole e da ripetere!!!

Ma oltre al semplice fastidio, potenzialmente la zanzara tigre è in grado di trasmettere più di 20 virus diversi.
Tra questi, l'oramai famoso virus Chikungunya (in lingua swahili significa ciò che curva o contorce).

Nell'agosto del 2007 in Italia, precisamente in Emilia Romagna, si è verificata un’epidemia da Febbre da virus Chikungunya, con oltre 200 casi. Lo stesso virus ha colpito nel 2017 anche la provincia romana, in particolare la cittadina di Anzio, dove a causa della puntura di questa zanzara si sono verificati altri tre casi di Chikungunya.

I sintomi riscontrati per questa malattia sono stati sono febbre alta, cefalea, nausea, vomito e dolori articolari acuti.

Zanzara Comune (Culex Pipiens)

La zanzara Culex Pipiens è volgarmente definita Zanzara comune proprio perchè è la specie di zanzara che da più tempo colonizza il nostro territorio e caratterizza le nostre estati all'aperto ed in casa.

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Morfologia
Il corpo di un esemplare adulto misura circa 5 - 7 mm di lunghezza, è di un colore marrone - grigio piuttosto scuro e uniforme, senza macchie sulle ali o zampe. Presenta delle bande chiare ai lati di ogni segmento dell’addome, nella femmina l'addome, di colore bruno, si deforma aumentando di dimensioni quando l'insetto si nutre di sangue.
Le zampe, molto lunghe, sono tenute ravvicinate, spioventi verso il basso, quando la zanzara vola.
Le antenne sono lunghe, filiformi ricoperte di peli nelle femmine e fortemente piumate nei maschi.

 

Abitudini
Attiva nelle ore serali e di notte, le sue larve possono svilupparsi in acque di qualsiasi qualità, dalle acque piovane ristagnanti ad acque molto sporche, infatti spesso per la deposizione delle uova sceglie le acque luride delle fognature e delle caditoie stradali.

 

Rischi e danni
La zanzara comune, purtroppo, è responsabile della diffusione in Italia del virus del Nilo occidentale (West Nile Virus), il serbatoio principale di questo virus è costituito dagli uccelli, le zanzare pungendo questi ultimi contraggono il WNV e, sempre mediante la puntura, possono trasmetterlo all'uomo.

Il virus WNV non si trasmette da persona a persona e si diffonde solo  attraverso la puntura delle zanzare della specie Culex, purtroppo nella maggior parte dei casi l’infezione è asintomatica, ma in circa il 20% dei casi il virus può manifestarsi con febbre, mal di testa, nausea, vomito, dolori muscolari. In una percentuale minore, circa l'1%, può dare sintomi più gravi, dal disorientamento alla debolezza muscolare, fino alla paralisi ed al coma, con danni neurologici a volte permanenti.

 

Consigli e Rimedi
- Eliminare tutte le raccolte d’acqua all'interno dei contenitori dei giardini (sottovasi, secchi, bidoni e contenitori vari) e mantenerli al riparo dalle piogge, anche capovolgendoli in modo da scongiurare eventuali ristagni d'acqua piovana.
- Eliminare rifiuti e contenitori inutili nei quali possa raccogliersi acqua piovana e svuotare almeno una volta alla settimana quelli indispensabili;
- Pulire i tombini di raccolta delle acque, grondaie, ecc;
- Per eventuali vasche o laghetti presenti nei giardini si consiglia di Introdurre dei Pesci Rossi, i quali sono ottimi predatori delle larve di zanzara.
- Installazione di lampade elettroluminose UV con sistema di cattura non invadente (HACCP Approved);
- Installazione di erogatori spray temporizzati (HACCP Approved);
- Intervento mirato di disinfestazione.

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