Vi è mai successo di comprare della pasta e, rientrati a casa, notare che all'interno della confezione non c'era solo pasta, ma anche dei piccoli insetti neri?

Sicuramente non è stata una bella sorpresa, soprattutto perchè il vostro pranzo è saltato! Ritornereste a fare spesa in quel negozio? Comprereste ancora quel tipo di pasta?
Nel 90% dei casi l'infestante della vostra confezione di pasta era il Punteruolo del Grano o Sitophilus Granarius. Si tratta di un insetto di piccola taglia incapace di volare, il Sitophilus Granarius o Punteruolo del grano o Calandra del Grano appartiene all'ordine dei coleotteri (Coleoptera), famiglia Dryophthoridae.

 

Morfologia
L’adulto del punteruolo del grano misura dai 2 ai 5 mm di lunghezza, ha un torace di forma ovale e depresso nella parte centrale. È di colore bruno scuro, presenta un capo allungato e stretto all'estremità, dov'è presente l'apparato boccale di tipo masticatore, anch'esso allungato a formare un rostro. Le antenne sono genicolate e non sono presenti le ali posteriori, da qui l'incapacità di questo insetto di compiere voli. La superficie del corpo è disseminata, oltre che di una peluria molto corta, anche di piccoli fori posti su linee longitudinali regolari. Il torace è molto allungato e le zampe sottili ne fanno un discreto corridore (in relazione alle sue dimensioni).
Le larve misurano dai 3,5 ai 4 mm di lunghezza, dall'aspetto vermiforme e dal colore bianco-giallastro, hanno il capo piccolo di colore marrone - bruno.
Pupa, si tratta della tipica pupa dei coleotteri, di colore bianco, con le antenne e le zampe libere dal resto del corpo.

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Ciclo Biologico
Il Punteruolo del grano supera l'inverno allo stadio di adulto, all'interno dei magazzini. Le femmine, dopo aver scavato con il rostro un foro nella cariosside (la buccia del seme), depongono un uovo per ogni seme e richiudiono il foro con del materiale gelatinoso, durante il periodo di ovideposizione (che può durare anche alcuni mesi) una femmina può deporre più di 200 uova. Le uova schiudono mediamente dopo dieci giorni dando origine ad una larva vermiforme che vive per circa un mese all'interno del seme, nutrendosi dell’amido della cariosside, fino al raggiungimento del successivo stadio vitale, la Pupa. Pertanto, dopo circa 30 giorni dalla schiusura la larva si impupa, la pupa si forma sempre all'interno della cariosside del seme e dura dai 5 ai 20 giorni, successivamente l'adulto sfarfallato dalla pupa si apre un foro nella cariosside e abbandona il chicco oramai completamente svuotato. Il ciclo vitale si compie in un periodo che varia tra 1 mese e 5 mesi, in funzione delle condizioni ambientali (temperatura, umidità, ecc.) e gli esemplari adulti vivono fino a 8 mesi. Nel corso dell'anno si compiono mediamente 4 generazioni. La specie ha un potenzialità riproduttiva enorme: si stima che 2 Sitophilus granarius, in condizioni ottimali e costanti, sono in grado di generare fino a 6.000 discendenti all'anno!

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Confezione di pasta infestata da S. Granarius presso un deposito della GDO

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Scaffale pasta di un supermercato infestato da S. Granarius

Comportamento e Abitudini:
Il danno è determinato si dagli adulti ma soprattutto dalle larve, si manifesta sulle cariossidi di vari Cereali, con particolare riferimento al frumento, all'orzo, al mais ed alle paste alimentari.

Possono causare riduzione di peso e qualità dei cereali a causa della larva che vive e si nutre del materiale interno del seme, svuotandolo. Allo stesso modo con cui si insediano nei semi, si insediano anche nella pasta e, di conseguenza, danno vita all'intero ciclo biologico che si svilupperà nella confezione e nei dintorni della stessa, infestando e rovinando interi magazzini di stoccaggio.

Danni
Purtroppo se l'infestazione è sviluppata bisogna smaltire tutto lo stock di derrate colpite (es. confezioni di pasta, mais, ecc.), in quanto come suddetto la larva vive all’interno della cariosside e ne fuoriesce solo sotto forma di adulto. Pertanto sarebbe inutile eliminare solo le confezioni visibilmente infestate, poiché dopo qualche giorno il problema si ripresenterà a causa della maturazione delle altre larve e/o uova nascoste.

RIMEDI E CONSIGLI

  • In caso di rinvenimento di questo infestante, è necessario allontanare e isolare tempestivamente le confezioni e/o i prodotti infestati, così da evitare l'estensione del problema all'intero assortimento.
  • La migliore soluzione consiste nel monitoraggio ordinario, soprattutto per quelle attività e strutture esposte al rischio S. Granarius a causa delle materie prime e/o derrate alimentari manipolate.

Quali sono i vantaggi del monitoraggio?
In sintesi, se l’infestazione viene monitorata e quindi percepita nella sua fase iniziale è possibile allontanare e smaltire solo la parte di derrate infestata e di conseguenza salvare, isolandola, la restante parte dell'assortimento

Successivamente l’area interessata dall’infestazione sarà trattata con un intervento mirato di disinfestazione ideato per lo specifico infestante e calibrato in funzione della specifica struttura e delle attività svolte nella stessa;

- In caso di infestazioni non controllate si consiglia di intervenire subito con un intervento mirato di disinfestazione ideato per lo specifico infestante e calibrato in funzione della specifica struttura e delle attività svolte nella stessa e, successivamente, installare un impianto di monitoraggio (scelta facoltativa, ma vivamente consigliata) che permetta di prevenire le eventuali future infestazioni e, quindi, salvare parte dei prodotti in stock.

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